PICCOLI AFFARI SPORCHI (DIRTY PRETTY THINGS) |
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di Stephen Frears, con Chiwetel Ejiofor, Audrey Tautou, Sergi Lopez
(Gran Bretagna, 2002)
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Un immigrato clandestino, è meglio che se ne stia zitto; specie se scopre, lui che fa i turni di notte in un 5 stelle, un cuore umano nel gabinetto della 510. Il film vive sui meriti, incalcolabili, di denunciare la condizione allucinante degli immigrati clandestini a Londra; minacciati di doversi vendere gli organi in cambio di un passaporto. Ma Frears non è Loach o Mike Leigh. Non è un realista, ma un eclettico che si affida alla finzione; e solo per vie traverse (il sublime THE SNAPPER) un analista della condizione sociale. Così, il film soffre (ma pure si alimenta) delle proprie contraddizioni. Della difficoltà di fondere i diversi toni, suspense e mistero poliziesco, horror e grottesco. Melodramma, tra quel protagonista un tantino angelico e l'impossibile immigrata turca Audrey Tautou.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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